Centro “Akany Fanomezantsoa”, Ambositra – Madagascar
Akany Fanomezantsoa, cioè “doni preziosi”, è il nome ufficiale del complesso inaugurato nel 2008 nel Madagascar ad Ambositra, è il risultato di tre anni di durissimo lavoro.
La struttura però è conosciuta dagli abitanti del posto come “Casa del sole” per l’enorme sole giallo e verde dipinto sulla facciata d’ingresso che la rende visibile anche da lontano.
L’abitazione ha lo scopo di accogliere e ospitare bambini figli di carcerati, di migliorare le loro condizioni di vita e garantire loro un futuro migliore; ad oggi gli ospiti sono già una trentina con età compresa tra i pochi mesi di vita ai 10 anni.
La struttura fu pensata e sognata da Giovanna Varisco, ragazza ventenne arrivata in Madagascar da Mestre (Ve) nel 2005 con l’intenzione di dedicarsi agli altri. L’opera fu realizzata grazie al contributo della Parrocchia di San Lorenzo di Mestre, si colloca in un contesto in cui l’evidente bellezza dell’sola è in assoluto contrasto con le generali condizioni di vita dell’habitat perché se da una parte si rimane stupiti dallo splendore del territorio e dall’equilibrio dei colori della natura, dall’altra si resta impressionati dalla povertà e dalla miseria da cui è colpita la popolazione.
I problemi che si incontrano sono quelli dei paesi del terzo mondo: trascuratezza igenica, sanità pubblica inesistente, pochissima scolarizzazione, mancanza di mezzi, malvessazioni, ovvero furti, rapine, carcerazioni, condizione dei carcerati ignobile e soprattutto le condizioni dei figli dei carcerati sono difficili.
Quest’ultimi, infatti, sono costretti a vivere in carcere con i genitori o, nella migliore delle ipotesi, sono liberi ma soli e costretti a rubare per sopravvivere.
Giovanna è riuscita a toglierli dalla strada ed è lei stessa ad occuparsi di loro. Ha deciso di donar loro una famiglia, di condividere una casa con altri bambini che considerano come fratelli, di insegnar loro catechismo grazie anche all’aiuto di Père Fidel, un sacerdote della zona, di farli studiare, di curarli e amarli.
Giorno dopo giorno combatte faticosamente una dura battaglia e per poter aiutare i bambini deve anche aiutare i loro genitori. Li sostiene, si occupa dei loro problemi e deve convincere che una vita al di fuori delle carceri sarà ancora possibile se fatta di lavoro e reponsabilità, in quanto porterà amore e comprensione.
Oggi la Parrocchia di San Lorenzo ha regalato la “Casa del Sole” alla diocesi locale, ma non si ferma il suo impegno nel sostenere il progetto: la parrocchia continuerà a versare un contributo in attesa di trovare un ordine religioso disponibile a inserire la casa in un’opera di assistenza più ampia.
I due modi con cui si può dare il proprio contributo sono offerte destinate a questo scopo specifico, indirizzate a Bambini del mondo, o scegliere di trascorrere come volontari un periodo di tempo con quei bambini.
Bambini del Mondo da due anni contribuisce a sostenere le attività della casa di accoglienza Fenomezantsoa.